Grazie alla collaborazione di HTE con le maggiori imprese edili e siderurgiche NAZIONALI, vede la luce uno dei più ambiziosi ed utili CANTIERI ITALIANI.
_Il depuratore Trento 3 in cifre_
Lavori: sono partiti nella primavera 2018 per una durata rideterminata nel tempo di 1.500 giorni, circa 4 anni, tenendo conto dei rallentamenti cagionati dal Covid e dalla difficoltà di reperibilità dei materiali.
Si tratta dunque di uno dei cantieri più grandi avviati in Trentino, paragonabile per importo al collegamento stradale Passo San Giovanni-Cretaccio (la Loppio-Busa), intervento da quasi 114 milioni per l’unità funzionale 2.
Dimensioni: 250 metri di lunghezza per 50 di larghezza
Portata: 2.000 metri cubi l’ora in regime normale fino ad un massimo di 6.000 metri cubi l’ora
Popolazione servita: 150.000 abitanti equivalenti
Vasche: suddivise su 2 linee di trattamento biologico, per ogni linea sono presenti in sequenza: 3 vasche di sedimentazione primaria, 5 di ossidazione e denitrificazione, 6 vasche di sedimentazione.
Recupero energetico: 30% del consumo complessivo, per merito dei pannelli fotovoltaici con potenza 100 kilowatt, la turbina installata sullo scarico dell’impianto di 40 kilowatt, i 500 kilowatt recuperati dai cogeneratori alimentati a gas metano prodotto dai fanghi
Il completamento della rete
Per completare il disegno delle rete fognarie nell’area interessata (già predisposte per il collegamento del depuratore di Trento Sud e degli abitati di Romagnano, Mattarello, Aldeno, Garniga, Besenello e Calliano), l’Agenzia della depurazione con le risorse garantite dalla Giunta provinciale nella manovra finanziaria ha stanziato ulteriori 6 milioni necessari per realizzare in futuro la dorsale delle acque nere che intercetterà le fognature nell’Alta Valsugana (Civezzano, Cirè, il perginese) deviandole sul depuratore di Trento 3. Con questa operazione si produrrà un beneficio anche sul depuratore di Trento Nord, sgravandolo di una parte della portata.